sabato 27 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Diabete Tipo 2
Molti
conoscono la mia storia e la interpretano come se fosse una bella favola. Il
brutto anatroccolo che si trasforma in cigno. Nulla di più esagerato.
La mia è solo la voglia di vivere, di vivere al meglio, godendomi tutte le opportunità della vita. Tutto qui.
La mia è solo la voglia di vivere, di vivere al meglio, godendomi tutte le opportunità della vita. Tutto qui.
Oltre
alle lodi, ci sono le parti più amare da spiegare. La mia strada
non è fatta solo per la voglia di riscatto. La mia esperienza nasce soprattutto anche per tutelare la mia salute.
In questi mesi, oltre a dare il mio semplice consiglio a chi me lo chiede, ho voluto dare la mia assistenza a casi molto difficili. Uno solo l’altro giorno: un malato di diabete, di tipo 2, il più pericoloso. E' un effetto collaterale dell’obesità. Se non lo
sapevate, ve dico io e se nessuno ne parla, io lo sottoscrivo. Parlate con
l’ultimo studente di medicina per avere tale conferma.
Purtroppo
in questo blog non voglio solo illustrare le mie grandi imprese personali,
ma solo mettervi di fronte al rischio di una delle tante malattie dagli effetti tremendi per la propria salute e, soprattutto, per il proprio stato
d’animo.
La
persona in questione purtroppo ha il piede che sta marcendo perché il
sangue non riesce più circolare. Il brutto è che è non molto vecchio e ha
più meno la mia età.
Spesso deve avvelersi di cure speciali per ripulire e medicare la ferita per arrestare “il
peggio”. Non ho voluto pubblicare una foto reale, che definirei “oscena”,
perché non c’è sempre da sorridere sulla mia esperienza. Credetimi farebbe stare male chiunque se dovessi raccontare cosa ho visto.
Quella che ho messo in mostra è solo l'inizio di una storia di sofferenza e la potete trovare su internet. Mi spiace ma è giusto e doveroso raccontare la realtà e dire le cose come stanno.
Riflettete bene quando sostengo che l’obesità è una piaga sociale, economica ed in particolare umana. Io ci stavo andando vicino. Ciò dimostra che forse sono un sopravvissuto. Spero che qualcuno abbia ben inteso perché cerco di smuovere le coscienze di alcuni di voi. Sperando che siate ancora in tempo.
Riflettete bene quando sostengo che l’obesità è una piaga sociale, economica ed in particolare umana. Io ci stavo andando vicino. Ciò dimostra che forse sono un sopravvissuto. Spero che qualcuno abbia ben inteso perché cerco di smuovere le coscienze di alcuni di voi. Sperando che siate ancora in tempo.
martedì 9 dicembre 2014
Quarantina
Con
ieri sono 40. Non gli anni, anche se siamo vicino. Mi riferisco al
numero di gare svolte dal giorno in cui ho deciso di correre.
Ieri
sono sceso sotto i 4’30” a km. Sono arrivato 27°, non ho vinto nulla,
ma mi sono divertito e questo è ciò che conta. Nulla più.
La corsa mi diverte e diventa la mia valvola di sfogo contro tutto e tutti.
Il
mio cuore sta benone e non vi nascondo che ieri ero pronto e carico per
godermi a più non posso la domenica con la mia dolce famiglia.
Il
cibo ormai è passato in secondo piano. Ecco cosa voglio raccontare
oggi. Nel senso che riesco a tenere a bada quel vizio che porta
inesorabilmente alla morte, se non si controlla attentamente.
Riesco a divertirmi, a rilassarmi e soprattutto a distogliere la mente dall’ossessione che avevo prima.
Prima
ero dipendente, ora mi sento libero e molto felice. Lavorerò in questa
direzione: la ricerca della felicità; in altre parole, quello che ho sempre voluto: essere me stesso.
giovedì 4 dicembre 2014
Non si molla mai
Dopo
i festeggiamenti, per i motivi che già sapete, passata la sbronza, non lo nascondo, si torna alla vita
normale, anche se per qualcuno è un’odissea. Mi riferisco al fatto di
tenersi in linea con una buona alimentazione e con un buon esercizio
fisico.
Dopo
l’infortunio ho cercato di riprendere poco alla volta e sono riuscito a
rimettermi in buona forma. Ho già fatto 6 gare con tempi interessanti.
Sono arrivato sotto i 4’30” a km.
L’importante è non esagerare ed ascoltare il proprio corpo che manda dei segnali utili per star bene.
La
caviglia è quasi perfettamente guarita. Non voglio andare oltre il
consentito, tanto sono vecchio per qualificarmi per le olimpiadi.
Lo sport deve essere un piacere ed utile per la migliorare la mia salute.
Faccio
più di 30 km a settimana di corsa e credo per tutto l’inverno basterà
così. Non voglio ricadute, né inutili preoccupazioni, ora che mi si aprono nuove strade.
martedì 2 dicembre 2014
Ho realizzato un sogno
Ho realizzato un sogno. Un mio grande sogno. Finalmente. Sono felice e mi sembra di vedere il cielo più azzurro del solito.
Mi sento realizzato. Anche se con poco. Non sarà una cosa immensa, ma per me è molto importante.
E’ quello che ho sempre desiderato. Sembrava impossibile, ma ce l’ho fatta: sono diventato avvocato.
Mi sento un’altra persona. Ecco, come dicevo fin dall’inizio.
Questo
dimostra che seguire il proprio istinto e provare a realizzare i nostri
desideri sono forse una della più grandi medicine che abbiamo per il
nostro corpo, ma soprattutto per la nostra mente.
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