sabato 9 agosto 2014

Ritorno allo stato primitivo



Dopo avervi suggerito qualche "compito per le vacanze" e dopo avervi dato qualche ottimo libro da leggere, prima di "chiudere per ferie" vorrei salutarvi con una riflessione importante.
Da quando ho perso peso, ho ricominciato a comprendere il mio corpo ed a capire anche il senso della vita E' ora che lo fate anche voi.
Il titolo del mio articolo è piuttosto provocatorio, ma non troppo.
Mi spiego meglio. Un tempo, neanche troppo lontano, aprivo il frigorifero e ingurgitavo.
Andavo al supermercato e compravo. Andavo al ristorante e consumavo. Così era tutto il giorno.
Seduto, sempre. Attività fisica non sapevo cosa era. Mi fermo qui per rispetto e per decenza verso me stesso e verso di voi. 
Ero in quello stato perché la mia mente non si sfogava e non facevo quello che veramente volevo. Come me, ce ne sono tanti. Credetemi.
Noi esseri umani non siamo nati per stare sempre davanti alla televisione, nè per consumare sempre patatine fritte, merendine e birre fresche. L’uomo è nato camminatore e forse anche corridore. Ha attraversato terre infinite ed ha conquistato l'intero pianeta con i propri piedi.
Non siamo venuti al mondo per frequentare McDonald o pizzerie notte e giorno.
Attenzione: non sono contrario all’evoluzione o alla tecnologia, né al piacere della tavola o alle comodità. Ma tutto ha un limite. I vizi ed gli eccessi fanno sempre male, se non malissimo.
Ecco cosa volevo dire all’inizio. Ecco come ho riscoperto il mio corpo, se non anche il suo “ruolo”.
Il consumo esagerato e sbagliato di cibo e la sedentarietà non sono tollerate dal nostro fisico e con il tempo ne risente. E’ solo la scoperta dell’acqua calda. Non è nulla di tanto scientifico, né fantascientifico.
Quindi, non possiamo che trarre le dovute conseguenze e ammettere che non possiamo fare altro che condurre uno stile di vita consono per la nostra salute, perché il nostro sistema interno non può reggere oltre certi limiti. 
Non è finita qui. Se l'essere umano ha esplorato il mondo e se ha conosciuto tutte i suoi particolari, è perchè la nostra indole non è quella di piangerci addosso nè di farsi sempre sensi di colpa.
La sua indole è quella di essere protagonista, di vivere alla giornata, ma anche di coltivare progetti e di fare tutto ciò che lo fa sentire bene. Soli così possiamo sentirci felici, dimenticare il cibo perchè non è più il nostro passatempo. Anche in questo modo ci sentiamo più vivi ed il nostro metabolismo corre disperatamente. 
Non abbiate paura di abbondanarvi a voi stessi e di intraprendere la strada che la vostra anima vi propone. Il guscio che vi "contiene", va rotto. Non è difficile. A volte non serve cambiare vita, basta anche solo raddrizzarla. L'importante è date il via libera ai vostri istinti ed alla vostra fantasia. Anche alla vostra immaginazione. Non abbiate timore di sognare e di essere creativi. Cacciate i soliti pensieri che vi affliggono. Là fuori c'è una vita che vi aspetta. Se non lo fate, la fame ci impiega un attimo ad assalirvi ed il grasso occupa lo spazio che voi lasciate libero. 

martedì 5 agosto 2014

Schiavi di medicine



Quando vado a fare la spesa, mi rammarico quando vedo i vostri carrelli. Penso e rifletto: ma è possibile andare avanti con tutti quei grassi, che oltre ad essere costosi, rovinano la salute?
Lo stesso dicasi quando entro in farmacia. Premetto: non sono contrario ad un uso dei farmaci, purchè ciò avvenga sotto controllo medico, sempre che ce ne sia effettivamente bisogno, e non esista un’altra via.
Di recente sono entrato una farmacia e sono rimasto basito dalla coda di persone di tutte l’età e della marea di medicine che si portavano a casa.
Non metto in dubbio che molti malati ne abbiano veramente necessità. Qualche domanda ve la dovete porre anche voi e non solo io: ma siamo proprio sicuri che non esiste un’alternativa al consumo di tali prodotti?
Dico questo perché anche io ne ero sommerso. Prendevo la pastiglia per la pressione, per il colesterolo, per i trigliceridi e mi stavo avvicinando pure alle pastiglie per il diabete. Ne prendevo pacchi alla volta e non potevo farne a meno.
Ora da quando ho cambiato vita, ne ho la nausea e mi reco solo quando ne ho bisogno. Se posso cerco di starne alla larga.
A parte i casi di coloro che hanno patologie curabili solo con certe cure, siamo veramente sicuri che non c’è altra strada possibile? Non si può mettere in conto anche una alimentazione differente per “ricucire”? Non si può inserire una sano stile di stile nei diversi trattamenti clinici?
Scrivo questo perché credo i farmaci aiutano, ma NON RISOLVONO IL PROBLEMA! Spero che questo sia chiaro a tutti. Posso solo arrestare il peggio in certi casi, come è successo a me.
Per cui riflettiamo perché anche un’alimentazione adeguata è sempre prescritta da tutti i medici in gran parte delle patologie. Inoltre un'attività fisica regolare è un toccasana per la nostra salute. 
Il tutto fa risparmiare il nostro portafoglio, il Servizio Sanitario Nazionale ed impedisce che il nostro corpo subisca futuri e devastanti terapie, che diventeranno sempre più pesanti, insopportabili ed inevitabili. 
Mi spiace ma a volte credo che il farmaco è solo una comodità perchè preferiamo stari tranquilli in poltrona, piuttosto che sacrificarci. Nello stesso tempo potrebbe essere una uno scarico di responsabilità per qualche medico, che, invece di dire come sta realmente la situazione al paziente, lo illude sul fatto che basta qualche pastiglietta per tornare come prima.
Riflette fin che siete in tempo. La prevenzione è la miglior rimedio al mondo.

venerdì 1 agosto 2014

Pensa magro



Tra poco si parte. Beata vacanza, sperando che il sole non ci tradisca. Ormai le valigie sono pronte e già posizionate nel baule dell’auto. Bene, forse è meglio riaprirle per coprire l’ultimo buco rimasto sotto i vestiti ed i costumi da bagno.
Ho già dato qualche “compito per le vacanze”, anche se poi vi renderete conto che tornerete come prima, purché non esageriate.
Molti di voi avranno già comprato un bel romanzo d’amore o un giallo da leggere sotto l'ombrellone, per passare il tempo mentre i bambini giocano nelle dolce onde del mare o anche solo per rilassarsi. Leggere è sempre un piacere, ma questa volta vorrei farvi riflettere dato che il tempo non vi manca.
Ecco il libro che fa per voi, soprattutto se volete sconfiggere i grassi superflui: “Pensa magro - 6 mosse psicologiche per dimagrire senza dieta” del Professore Raffaele Morelli, medico, psichiatra e psicoterapeuta di fama mondiale.
Lo conoscerete sicuramente perché le sue apparenze televisive sulla materia non sono passate inosservate.
Il testo lo trovate in tutte le librerie e nei supermercati. L’ho già consigliato e sta avendo successo tra coloro che mi stanno seguendo.
E’ un vero capolavoro e descrive perfettamente lo stato psicologico di chi è in sovrappeso e non sa come uscirne.
Dato che sono sempre più convinto che la battaglia non si vince solo chiudendo la bocca, né tanto meno a tavola, ecco la "prova provata" che il problema non è il cibo nel piatto ma siamo semplicemente noi.
E’ la dimostrazione scientifica, e non solo, di quello che ho sempre sostenuto nei miei articoli: prima dobbiamo capire cosa non va in noi e dopo possiamo stabilire cosa sia meglio consumare e non il contrario.
Non ho alcune intenzione di sostituirmi ad un luminare del genere, né voglio che sia lui ad illustrare le mie tesi. In effetti pure io ho scoperto l'acqua calda. Non pensate.
In ogni caso il suo lavoro merita tutto il nostro rispetto ed è ora che, non solo lo acquistiate, ma che riflettiate su ciò che è scritto per migliorare il vostro percorso.
Nel frattempo non vi resta che correre per acquistarlo prima che le ferie passino in fretta. 
Per cui non mi resta che augurarvi buone vacanze. Anzi, buona lettura!