sabato 26 aprile 2014

Ora sfruttiamo le feste per trovare la via giusta



Ora che abbiamo sciolto , mi auguro, qualche etto dopo le feste potremmo sfruttare il momento per rimetterci in carreggiata per realizzare i nostri “sogni”. Mi spiego meglio. Al termine delle feste o delle ferie, ingrasso in media tra 1,5 o 2 kg. Se notiamo bene, questo non è un peso eccessivo da recuperare. Se riusciamo a mantenere un corretto stile di vita, e con ciò intendo dire a consumare sempre frutta e verdura, fare esercizio fisico Quindi possiamo comunque non ingrassare troppo e possiamo bruciare gli eccessi accumulati anche in un breve lasso di tempo.
Basta disperarsi! Non dobbiamo piangerci sempre addosso. E' l’ora di un giusta riflessione per capire cosa sia giusto fare per noi e per il nostro corpo.
Dobbiamo ascoltare i segnali che ci manda e dobbiamo comprendere quali siano le sue priorità e necessità.
In questa fase possiamo individuare la strada migliore da percorrere per il bene della nostra salute.
Dall’altre parte, proprio aumentando (frutta e verdura) e riducendo (carne, pasta e pane) le dosi consigliate, siamo già sulla via giusta. Se poi abbiamo già aumentato il tempo delle nostre camminate a passo veloce, credo sinceramente che stiate lavorando bene.
Il vizio deve essere la cura del nostro fisico e non il contrario. Godiamoci le feste e le ferie per arricchire la tavola dei piatti che più desideriamo, ma negli altri giorni curiamo la qualità e la quantità delle nostra alimentazione; se il giorno si vede dal mattino, vuol dire che siamo alla fine dell’opera pia. 
Lavorate su questa strategia per godervi una pizza, ma non più 1 o 2 volte alla settimana, però poi aggiungete una bella insalata. Bevete una bella birra, ma non più di una o due alla settimana, ma poi “gonfiatevi” con almeno 2 litri di acqua al giorno.
Con questi sistemi è facile trovare la luce dal tunnel. Approfittiamo del "recupero" dalle feste, come già sottolineammo, per coltivare le buone abitudini. Trasformiamo i vizi in eccezioni e viceversa. Rileggetevi le proposte dei precedenti post. La via d’uscita e le soluzioni esistono davvero. Basta crederci e tirarsi su le maniche. Non disperatevi troppo. Il segreto è sempre e comunque dentro di voi. Quindi, guardate anche gli aspetti positivi e non solo negativi.
Il lavoro paga ed i risultati, prima o poi, arriveranno.

mercoledì 23 aprile 2014

In forma dopo le feste




Dopo avervi stupito nell’ultimo post, alcuni di voi mi hanno scritto per sapere cosa fare per rimettersi in forma dopo le abbuffate e per ritornare in linea.
Senza dubbio gli eccessi delle feste, non sono pericolosi solo per la linea, ma soprattutto per lo spirito di sacrificio. E’ bene comunque “sfogarsi” e far passare le proprie voglie.
Spesso abbiamo in mente piatti fantastici che diventano un vago ricordo.
Per cui credo che sia corretto far diventare le feste un momento di passione per trascorrerle con le persone più care per godersi quelle vecchie “divinità” culinarie.
Infatti dopo le feste per molti non è facile tornare alle buone abitudini per cui non è difficile ritornare ai soliti vizi. Ricordatevi che bisogna consumare i prodotti giusti e non solo quelli buoni.
Quindi sfruttiamo l’occasione per ritornare alle vecchie routine per mettere alle spalle le feste ed i relativi eccessi.

Ecco alcuni semplici consigli:

- rituffatevi nelle vecchie dosi di verdura e frutta ad ogni pasto. Passate dai 400 grammi consigliati ai 500/550 grammi;

- evitate i dolci, salumi e formaggi;

- non abbandonate le belle camminate a passo veloce. Passate dai 30/35 ai 40/45 minuti per tre volte alla settimana. Anche 4 o 5 volte, non sarebbe poi tanto male;

- riducete le dosi di pasta a mezzogiorno (10 o 20 grammi) e di carne/pesce la sera per due o tre giorni (non più di 50 grammi);

- non consumate più di 50 grammi di pane per lo stesso tempo. 

Con questi semplici consigli potrete bruciare in fretta i grassi e gli zuccheri accumulati. Ritroverete le energie giuste.
Non penso di chiedervi troppo. Né di dire grosse novità. Come potete facilmente notare, nulla di nuovo sotto il sole.

sabato 19 aprile 2014

Cosa fare nelle feste? Semplice, abbuffatevi!



Ora che arrivano le feste, potete abbuffarvi. Veramente! Non scherzo. Non vi arrabbiate. L'articolo non è finito. Aspettate. Non sconnettevi ... non chiudete il computer .... Dove andate?!
Speriamo che qualcuno di voi non si sia offeso e ci sia ancora. Posso continuare? Grazie.
Immagino che qualcuno avrà detto: "Cosa sostiene questo qua? Ci prende in giro dopo tutte le raccomandazioni?"
Lo confesso. Mi abbuffo pure io. Perché? Semplice, fa parte della vita. Il cibo è un piacere e non un vizio. Per cui soddisfare il palato, non è un male. Basta farlo con criterio
Non è una contraddizione ciò che scrivo. Le abbuffate o qualche eccesso sono ammesse se svolte in casi eccezionali e con moderazione.
Il peso e la salute si costruiscono col tempo e con costanza. Non è una mangiata esagerata, né una corsa ai limiti della resistenza a fare la differenza, perché non è la sottrazione aritmetica tra calorie ingerite e consumate alla base del benessere, bensì il bilancio metabolico complessivo, che invece segue altre regole. Ricordate cosa dicemmo qualche giorno fa? Bene lo sottoscrivo di nuovo.

Quindi prendetevi una "pausa", soddisfate i vostri desideri. Se non lo fate, se non ci cascate ora, lo farete presto. Allora ben vengano le feste se posso aiutare a trovare "la pace dei sensi", se mi permette la battuta. Godetevi i piatti che più vi mancano, ma però fate il tutto con oculatezza.
Cosa intendo con tale termine? Continuate a consumare la vostra bella dose di verdura (almeno 400 grammi) e la frutta alla fine del pasto (150 grammi). E se non ci riuscite, pazienza. Fate almeno la vostra quotidiana attività fisica che vi aiuterà a smaltire. Se anche questo non la eseguite o non la volete effettuare, non importa. L'essenziale è che dopo le feste ritornare alle belle abitudini che vi ho consigliato.
Ricordatevi che non è una festa o un bella fetta di colomba a rovinarvi la forma, ma lo stile di vita, riferito nel suo complesso e che realizzate nel tempo, a farvi litigare con la bilancia e a mettere a rischio la salute. Per cui dateci dentro. Con gusto ovviamente. Buona Pasqua a tutti voi.

venerdì 18 aprile 2014

La salute o niente






Svegliati alla mattina presto. Porta i bimbi a scuola. Attenta a timbrare in orario, sempre se hai preso il treno per tempo. Sbrigarti a finire il lavoro, altrimenti il capo si arrabbia. Poi la palestra, la ginnastica dei bambini. Non ti dimenticare di pagare le bollette, la rata del mutuo e guai non portare la suocera a messa. Appena stai respirando, devi pulire il giardino, la casa, il pavimento, il bagno e quando hai fatto tutto, ti viene in mente che devi ancora fare la spesa. Senza farlo apposta hai scordato i maledetti fazzoletti. E il farmacista per le medicine della piccolina? NO!!!
Poi sei turno il sabato mattina. Devi fare gli straordinari! Devi portare i figli al parco! Che bello è domenica! Ma devi stirare, fare il bucato, fare il pranzo, perché la colazione l’hai già saltata, insieme alla famiglia. Fai il pisolino e ti svegli nel tardo pomeriggio e poi vai a fare l’aperitivo, senza limiti perché vuoi divertirti dopo una settimana di fatica. Non ceni perché hai già assorbito talmente tanto colesterolo, grassi, zuccheri che ti bastano per tutto l’anno. Vai a dormire appesantito e poi ricominci la settimana con gli stessi impegni, piaceri, ma anche con gli stessi vizi!
In questa sintesi, abbiamo praticamente esposto il problema di milioni persone. Non ho interesse a proporvi di abbandonare la vostra famiglia, né i vostri interessi e piaceri della vita. Però, c’è sempre un però. Nella vita non si può trascurare la salute. In questi pezzi di storia anche il cibo ha sua essenza. Se non hai tempo di mangiare non importa. Se mangi poco, è meglio; se consumi veloci, va benone; se ti alimenti male con qualche schifezza, ancora meglio!
Lo stile di vita si ripercuote sulla nostra incolumità. Inevitabilmente anche qui l’alimentazione ne risente, le pessime abitudini si fanno sentire e poi il corpo reclama la “giusta considerazione”, sperando che non sia troppo tardi. Non dimentichiamo che il nostro corpo ha i suoi ritmi e non possiamo passarci sopra. Ha le sue esigenze e le sue necessità. Va ascoltato e non possiamo pretendere troppo, altrimenti arrivano poi i “danni”. Più passano gli anni, naturalmente anche il nostro fisico cambia ed anche le sue priorità variano. Lo stesso dicasi per il metabolismo.
Abbi cura del tuo corpo, cominciando dall’alimentazione. La cura della propria salute, comincia dalla cura che ha di te stesso.

mercoledì 16 aprile 2014

Parole sante



















 





Finalmente qualcuno lo dice! Se lo scrivevo io, invece mi avrebbero dato del matto. Anzi, magari si sarebbero divertiti a prendermi in giro per mesi. Per fortuna esiste una verità e quella non si può offuscare.
Vi riporto alcune semplici, ma significative parole di un bravo nutrizionista. In realtà è un bel racconto che rende l’idea di ciò che vorrei descrivervi nei miei articoli.
“Arrivati al rifugio (dopo 5 km di corsa tutte in salita) l’amico gestore iniziava a metterci davanti salumi fatti in casa e formaggi d’alpeggio e spesso tornavamo a casa, sempre di corsa, con più calorie di quelle bruciate durante lo sforzo fisico. Tuttavia la nostra forma fisica non ne risentiva, perché non è la sottrazione aritmetica tra calorie ingerite e consumate alla base del benessere, bensì il bilancio metabolico complessivo, che invece segue altre regole”.
Non è altro che l’acqua calda, ma per tanti si tratta della scoperta dell’America.
Spesso mi sento dire: mangio poco ma ingrasso, faccio tanto movimento ma non dimagrisco. Altri mi dicono che mangiano molto a tavola ma non ingrassano mai. Vero! Poi tanto per cambiare, salta fuori la storia della tiroide. Non metto in dubbio il problema, che in certi casi è un vero dilemma, ma a volte credo che sia per alcuni una scusa o un alibi per nascondere le proprie colpe.
Infatti non basta vedere un aspetto per comprendere il vostro stato di forma, ma si deve fare una valutazione dell’intero stile di vita nell'arco di mesi, se non anni. Nulla di più semplice.
Si deve osservare il sesso, l’età, il lavoro, la sedentarietà, lo sport, lo stress, l’ansia, il metabolismo ed altro ancora per capire quante energia consumate e quante ne assumete. E’ da qui che poi si mette giù un piano di lavoro per perdere peso, mantenendo sempre integra la propria salute.
Non guardate chi vi sta intorno e non fate paragoni, ognuno ha una vita a sé. Ognuno ha il suo corpo e le proprie necessità.
Infatti può esserci il vicino di casa che mangia molto più di voi, ma fa un lavoro faticoso in cui consuma parecchie calorie e la nostra amica del cuore che mangia pochissimo ma fa una vita molto sedentaria, come un lavoro d’ufficio a 50 metri da casa.
Spero di essermi spiegato a sufficienza come il nostro amico Ferrero. Infatti non hai vinto l’ultima edizione di Masterchef Italia per niente, vista la tua grande preparazione in materia!

martedì 15 aprile 2014

Non perdete la speranza



Lo so che non è semplice. Tutto è complicato. Magari la soluzione sembra totalmente inesistente. Ma non è finita. Ve lo garantisco. Non lasciatevi prendere dallo sconforto, né dalla sconfitta.
E' essenziale non perdere la speranza che la vostra vita possa cambiare. Non mi rivolgo a chi dovrebbe perdere solo qualche etto. Per quello ci vuole pochi sforzi.
Mi rivolgo piuttosto a chi ha enormi problemi con il cibo e con la bilancia. A chi ha una vita molto larga e magari 20 kg in sovrappeso, se non di più.
In queste situazioni, la tragedia pare non finisca mai. E' come essere in un tunnel, senza una via di fuga.
Lo so che non è facile. In ogni caso, coltivate la fiducia in voi stessi. L'obesità è non solo una malattia, ma anche un grave limite per la tua famiglia e per il tuo partner. Anche nelle relazioni sociali si riflette negativamente.
Il segreto è non mollare! Anche quando sembra ormai tutto finito! La vita dà un'infinità di opportunità e di chance. Non chiudetevi in voi stessi. Questo è il male peggiore.
Lo so che la sofferenza è enorme. Invertite la rotta.
Siate protagonisti di voi stessi. Prendete in mano la vostra vita e non lasciatevi andare.
Non siete soli. Io sto dalla vostra parte! La vita è lunga, piena di sorprese e di grandi occasioni. La vita è una sola, non rovinarla. Si può uscire dal tunnel. Se io ci sono riuscito. Potete farlo anche voi.
Basta volerlo! Basta crederci! Basta voler bene a noi stessi ed a quelle persone, che in effetti sono molto poche, che ci vogliono tanto, ma veramente tanto bene. Tra queste ci sono pure io.


lunedì 14 aprile 2014

Io ce l'ho profumato. L'alito





Un altro grosso problema per gli obesi e per chi si nutre male è l’alitosi.
Le cause di un alito cattivo sono molteplici e di varia natura; nel 90% dei casi il cattivo odore ha origine direttamente in bocca, per accumulo di residui di cibo che vengono trasformati dal metabolismo dei batteri responsabili della placca, presenti a causa di una insufficiente igiene orale su denti e lingua.
Non metto in dubbio che bisogno avere una maggior cura del propri denti, ma nello stesso tempo non dobbiamo abusare del nostro palato. Infatti mi soffermerei a riflettere di che cosa sono composti questi residui di cibo.
Io dico grazie all’esagerata intromissione ed alla pessima combinazione di alimenti nel nostro apparato digerente.
Gli alcolici e superalcolici danno il loro contributo al disagio. Non dobbiamo nemmeno rimanere senza cibo per lungo tempo, perché periodicamente, durante la giornata, gli acidi che si creano nello stomaco servono per smaltire le sostanze che mastichiamo. Se lo stomaco non ottiene la dovuta merce, lavora ugualmente e gli acidi si amalgamo, senza il cibo di mezzo, e si sciolgono ugualmente sviluppando quegli odori a di poco “noiosi”.
Il che diventa una vera odissea per chi ha strette e spesse relazioni nel lavoro e con il pubblico. Non è un fastidio di scarsa importanza.
Non dobbiamo però pensare che questa situazione sia un male. Infatti sono semplici segnali che il nostro corpo ci manda. Ci sta solo comunicando che ha solo bisogno di una ripulita o di una “depurazione”. Pulizia orale compresa. Recatevi anche dal dentista per avere migliori istruzioni in merito.
Basta mangiare bene, meglio, nelle dosi giuste, soprattutto in qualità.
La verdura e la frutta possono dare il loro utile contributo alla causa. I liquidi pure. Quindi basta le solite "schifezze". Evitate di fumare ed attività stressanti.
Sconsiglio una serie di alimenti in grado di peggiorare l’alitosi: latticini; cipolle ed aglio; zucchero e caffè.
Senza accorgervene, sto riscrivendo quasi stesse affermazioni contenuti in articoli del blog.
Rileggere non fa mai male. Anche ripeterle (finché non entrano in testa).

sabato 12 aprile 2014

Pubblicare la mia dieta? Mai!




Scusate ma non lo farò mai. Insisto. Molti mi chiedono, mi pregano pure, di pubblicare o di comunicare loro il mio regime alimentare giornaliero e/o settimanale.
Se dovessi farlo, vi farei solo del male. Del gran male. Qualcuno di voi potrebbe pure ingrassare, se non addirittura ammalarsi. Peggio, odiarmi perché si ottiene il risultato opposto o invidiarmi perché non si capirebbe da dove arriva lo “scioglimento dei miei grassi”.
Ogni persona ha il suo fisico, ognuno ha il suo metabolismo, i suoi punti deboli e forti.
Il regime alimentare va personalizzato e contestualizzato. Va costruito con il tempo ed in base alle vostre abitudini nutrizionali, al tipo di movimento che fate, al vostro lavoro, al vostro metabolismo, ai vostri esami del sangue, delle urine e alle vostre malattie. Io aggiungerei pure al vostro stress, ansia o stato psicologico.
Non è facile azzeccare le corrette quantità di prodotti da consumare e a volte ci vuole tempo per affinarlo. Inoltre varia a seconda di come di comporti dopo che hai intrapreso la nuova vita. Se fai o no attività fisica.
Quindi non è che uno si inventa dalla mattina alla sera una dieta (come la chiama qualcuno) corretta.
State lontano da pozioni magiche o miracolose che possono darvi dei risultati buoni all’inizio, ma perderli a breve. Non abboccate a presunti professionisti del settore, alle mega ricette che qualcuno ha letto o sentito al bar.
Affidatevi solo a medici e nutrizionisti preparati ed affidabili che siano capaci ad ascoltare le vostre esigenze fisiche, e non solo, ed a seguirvi pazientemente nei mesi successivi. E capirete che anche questo non serve se voi non mette in pratica i loro consigli.

venerdì 11 aprile 2014

A domanda, risponderò




I lettori aumentano, i curiosi pure, i critici compresi. I giornali locali ne parlano, le riviste maschili pure ed anche i nutrizionisti mi cercano. Qualche seguito arriva anche dall'estero a dire il vero. Le proposte di collaborare di qualche rivista on line non mancano.
A questo punto sono disposto sempre più a confrontarmi con voi, con coloro che non si sentono bene con sè stessi, che vogliono uscire dal tunnel e che sono stufi di avere 20 o 30 kg di troppo.
Non mi interessa avere un pubblico numeroso, né di far parlare di me i rotocalchi nazionali.
Preferisco aiutare chi si trova in un vicolo cieco, chi ne vuole uscire soddisfatto e più felice.
Mi rivolgo a coloro che si sentono oppressi e sentono che il loro corpo reclama la giusta libertà.
Infatti ho esposto il mio indirizzo e-mail nel blog per rispondere alle vostre domande e, perché no, anche per ricevere suggerimenti costruttivi per migliorare il mio lavoro.
Un modo semplice e chiaro per rimanere in contatto con voi. Per fare rete. Mi trovate anche su twitter e non solo su facebook, ora potete scrivermi a lorenzo_rebecchi@yahoo.it
Sto lavorando anche per essere rintracciabile anche su altri social network.
Già rispondo agli amici e amiche che vogliono una parola di conforto e un fedele sostegno al loro progetto. Naturalmente, per rispetto nei vostri confronti, non mancheranno le frasi forti per farvi riflette e soprattutto per farvi uscire da quel guscio che si è creato intorno a voi, che non vi fa ragionare, che non vi fa comprendere quale sia la strada corretta da intraprendere.
In altre parolre, abbiattiamo quel muro inutile e dannoso che vi siete costruire col tempo e che non riuscite a distruggere.
Non mi stancherò mai di dirlo: il segreto è dentro di voi. Basta cercarlo.

giovedì 10 aprile 2014

La fame, una grande alleata




Questo è forse il capitolo più delicato. Non è una questione da poco conto. Non posso più farne a meno di parlarne. La fame è un vero problema, se non un assillo in certi casi per tante persone
In questo blog, cercherò in diversi articoli di esporre alcuni “trucchi”, se vogliamo chiamarli così, per provare a combatterla.
Innanzitutto la fame è un sintomo più che naturale. Non bisogna spaventarsi, né "litigarci". E' lo strumento con cui il nostro corpo ci comunica che ha bisogno di rifornimento.
Ovviamente tutto dipende da quanto bruciamo nella giornata e da qui è facile fare i calcoli di quanto cibo ci serve.
Può sembrare strano ma la fame non dobbiamo vederla come una nemica, dal  mio punto di vista. E’ del tutto naturale che il corpo reclami la propria “merce”. Dovremmo farcela alleata. E’ un fattore con cui vivere, senza creare drammi infiniti.
Per cui il primo compito è mangiare quando non si ha fame. Ecco il segreto. Farò ridere, ma per molti invece termine dieta è sinonimo di sofferenza e di privazione. Nulla di più falso.
Dobbiamo prevenirla? Esatto. Nulla di più semplice. Per cui consiglio di non stare più di 4 ore senza consumare. Facciamo gli spuntini che vi ho già illustrato senza se e senza ma. Per cui il nuovo regime alimentare si realizza consumando prodotti naturali e leggeri, già citati, e non facendo il contrario!
Se cadete nell’errore di non consumare, rischiate grosso. Perché senza nutrizione, il vostro metabolismo non solo reclamerà, ma metterà in atto una vera e propria “forma di protesta”, tale da farvi perdere la testa, al punto che una volta aperto il frigorifero, lo chiuderete dopo averlo svuotato.
Il tutto perché la mancanza di cibo per tanto tempo accelera il desiderio, realizzando una sempre e maggiore sofferenza non solo per il palato, ma per la nostra psiche.
Per cui ingoierete una serie di grassi, zuccheri e calorie che vi fanno perdere i risultati accumulati in settimane, se non mesi, senza riuscire a mettere in campo alcuna resistenza, perché la fame ha azzerato i nostri sistemi di controllo.
Prevenire è meglio che curare.

mercoledì 9 aprile 2014

Dieta, eliminiamo questa parola dal vocabolario





Non voglio sentir parlare di dieta! Spero di essere stato chiaro. Se ho usato questo termine, mi scuso e chiedo venia.
Se con la dieta, volete farmi credere che parliamo di sofferenza e di privazione, non andremo d’accordo e credo che siate sulla strada sbagliata.
Se invece vogliamo intendere un cambiamo delle abitudini nutrizionali, allora iniziamo a capirci.
Questo errore l’ho fatto pure io all’inizio ed è del tutto normale. Poi piano piano ho capito bene cosa volesse dire e di cosa avessi in effetti bisogno.
Scrivo questo perché non vorrei che questo “malinteso” possa frenare tanti amici che vorrebbero “rivoluzionare” la propria esistenza.
Non ci crederete, ma io mangio di tutto. Ripeto: di tutto (dolci, salumi, formaggi compresi! Scusate, dimenticavo: pure gli alcolici). Nelle giuste quantità ovviamente. Quelle utili al sostentamento del nostro corpo ed a coprire le nostre necessità quotidiane. Grazie anche all'attività fisica che aiuta a bruciare calorie. Se non volete credermi, non è un problema mio. Anzi.
Dovete mettervi in testa che la dieta non è sinonimo di rinuncia. Semmai dobbiamo parlare di un nuovo regime alimentare che non è altro che intraprendere una nuova vita. Non smetterlo di dirlo. Pure di scriverlo.
Dobbiamo solo riadattare l’alimentazione alle nostre esigenze fisiche e psicologiche E NON IL CONTRARIO!
Dobbiamo semplicemente riequilibrare la nostra nutrizione, perché in caso contrario facciamo del male al nostro corpo. Lo logoriamo poco alla volta senza accorgercene! Semmai dobbiamo riportare il nostro stato di salute a livello ottimale per vivere più a lungo e meglio. Tutto qui.
Per cui agli obesi che mi dicono "non posso farlo perché devo fare troppe rinunce", io rispondo semplicemente che devono trovare il giusto equilibrio perché non si tratta di ricorrere a sacrifici esagerati, ma di evitare enormi e gravi eccessi che, prima o poi, rovineranno la vostra salute. Se il corpo reclama è perché ha bisogno di essere ascoltato. E' ora di aprire le orecchie (e il vostro cuore).

domenica 6 aprile 2014

Il corpo mi parlava e mi diceva: basta!


Ora pubblico l'articolo pubblicato su "For Men Magazine" del mese di aprile.
Non pensate al fatto che voglio diventare "un sex simbol" o che mi sento il primo della classe. Non è questo l'obiettivo, ma quello di far coltivare in voi la speranza e la forza per ritornare a vivere. Non abbiate paura di spalancare le vostre porte ad una vita più felice e serena. Il segreto e la bellezza è dentro di voi. Dovete solo cercarli.

venerdì 4 aprile 2014

Grazie For Men!




Non lo nascondo, avevo tanto timore. Poi ho cominciato ad avere un certo entusiasmo, ora mi sento di poter sviluppare molti progetti.
In effetti all'inizio avevo qualche esitazione, ma volevo dare un aiuto a chi come me voleva uscire dal tunnel.
Poco alla volta, tanti hanno compreso i miei stimoli, molti poi hanno inteso il mio fine ed altri hanno finito per seguirmi. Tanti leggono i miei articoli e pure i giornali hanno deciso di parlare della mia storia.
Ora sono diventato un caso nazionale. Anche il periodo nazionale maschile, leader del settore, "For Men" ha voluto parlare della mia esperienza.
Ne sono felice non tanto per me, quanto per il fatto che ora parecchi amici hanno una chance in più e, innanzitutto, ora non sanno di non essere più soli. C'è e si sarà sempre una speranza. C'era anche prima a dir la verità.
L'importante è crederci e provarci fino in fondo. Le soddisfazioni non mancheranno ed i piaceri non finiranno mai.
Nessuno avrebbe mai pensato che una rivista mensile, che vende 250.000 copie all'anno in Italia, avrebbe illustrato il mio caso, eppure è successo. Potrebbe capitare anche a voi.

Il mio blog è forse uno dei primi in materia: può dar fastidio perché tocco argomenti caldi e perché fa credere che nulla è impossibile. Magari è anche per questo che ne stanno parlando.
Io ce la metto tutta. Ora tocca a voi!

mercoledì 2 aprile 2014

Chi mangia piano, rimane leggero e soprattutto sano




Tutti mi fanno i complimenti. Le congratulazioni non finiscono mai. Continuano a non riconoscermi per strada. Si scusano ancora. Ottengo voti e lodi, a non finire, per i miei risultati.
Però, c’è sempre un però. Non tutte le ciambelle escono con il buco. Purtroppo qualche difetto rimane e devo essere sincero con me stesso e con voi, perché si può, e si deve, migliorare.
C’è solo un aspetto che non ho mai risolto: la masticazione.
Non lo nascondo. Devo perfezionare il mio modo di mangiare. Mangio troppo rapidamente. Non ho scuse. Non è un aspetto da poco conto.
La masticazione deve essere lunga e lenta. Mai veloce. Questo è un difetto di molti obesi e non solo.
Questo perché il senso di sazietà arriva dopo circa 15 minuti dal pasto. Se noi consumiamo velocemente, purtroppo la sazietà non arriva e rischiamo di mangiare maggiormente.
Potremmo anche consumare anche 80 e 100 calorie in più. Se calcolate che una persona in media brucia circa 2700 calorie al giorno, potete fare benissimo i vostri calcoli di come questo vizio possa influenzare il vostro peso.
La masticazione aiuta la digestione, lo stomaco e l’intestino nel processo si assimilazione.
Purtroppo ci dimentichiamo di queste lezioni elementari per colpa nostra. Ad essere sincero, ciò succede anche per i ritmi di lavoro, per la dinamicità della vita, per mancanza di tempo, per lo stress, per l’ansia, per le preoccupazioni familiari e quant’altro. Tutto ciò spesso ci induce a cattive abitudini alimentari.
Sono le classiche abitudini da insegnare ai bambini, che perdiamo per strada nel corso degli anni. Qualche corso di recupero non fa poi così tanto male. Ogni tanto.