I nutrizionisti ormai, da quando scrivo su questo blog, sono contenti ed entusiasti. Ormai i loro conti correnti non dicono che lievitino, ma qualche soddisfazione in più se la saranno pur strappata.
Al di là delle battute, ho sempre cercato di incentivare di seguire professionisti validi, perché la dieta comporta un cambio notevole da tenere sempre sotto controllo medico.
Oltre ad un nuovo regime alimentare perché bisogna aggiungere un buon esercizio fisico.
Non nascondo che ho dettato anche delle regole di alimentazione come avrete letto nei precedenti articoli. Chi si rivolge a me per avere dei consigli ho pure suggerito alcune forme di nutrizione.
Molti mi scrivono felici per i risultati, qualcuno meno ed altri non riescono proprio.
E qui casca l'asino, perché spesso quando arriva il dunque ci si perde in un bicchiere d'acqua.
Capita spesso chi è riuscito a cambiare vita, a dimagrire, poi è ritornato al punto di partenza.
Infatti questo post è dedicato a tutti quelli che ci provano ma non ci riescono o qualora ottengono buoni profitti, dopo però ci ricascano.
Il tunnel dell'obesità va e viene. Il problema non è solo la buona o la pessima alimentazione. Dopo un poco di tempo ci si stufa mangiare la solita "minestra". Se non si trovano altre motivazioni, il brutto vizio ritorna.
Dunque bisogna individuare quali sono le cause che ci inducono a consumare cibo inutilmente, anche quando la pancia è piena.
Cercate dentro di voi cosa non va o cosa vi distrugge interiormente. Non smetterò mai di dirlo.
Trovate nuove strade, nuove vie di fuga da quella maledetta oppressione.
La vita dà un'infinità di opportunità. Leggete, fate sport, tornate a studiare, viaggiate, cercate nuove amicizie. Coltivate vecchie passioni e non abbiate paura a lasciarvi attrarre da tutti gli "amori" della vita. Solo così magari distogliete la mente da quel falso ed effimero desiderio di cibo.
E' un attimo ritornare alle brutte abitudini. Forse scegliere è la cosa più difficile e costa troppo? Ma davvero tanto? Quindi la poltrona è troppo comoda? E rimettersi in gioco è peggio che avere un ragno in bocca?
Io la risposta pronta ce l'ho. Non so voi.