lunedì 14 aprile 2014

Io ce l'ho profumato. L'alito





Un altro grosso problema per gli obesi e per chi si nutre male è l’alitosi.
Le cause di un alito cattivo sono molteplici e di varia natura; nel 90% dei casi il cattivo odore ha origine direttamente in bocca, per accumulo di residui di cibo che vengono trasformati dal metabolismo dei batteri responsabili della placca, presenti a causa di una insufficiente igiene orale su denti e lingua.
Non metto in dubbio che bisogno avere una maggior cura del propri denti, ma nello stesso tempo non dobbiamo abusare del nostro palato. Infatti mi soffermerei a riflettere di che cosa sono composti questi residui di cibo.
Io dico grazie all’esagerata intromissione ed alla pessima combinazione di alimenti nel nostro apparato digerente.
Gli alcolici e superalcolici danno il loro contributo al disagio. Non dobbiamo nemmeno rimanere senza cibo per lungo tempo, perché periodicamente, durante la giornata, gli acidi che si creano nello stomaco servono per smaltire le sostanze che mastichiamo. Se lo stomaco non ottiene la dovuta merce, lavora ugualmente e gli acidi si amalgamo, senza il cibo di mezzo, e si sciolgono ugualmente sviluppando quegli odori a di poco “noiosi”.
Il che diventa una vera odissea per chi ha strette e spesse relazioni nel lavoro e con il pubblico. Non è un fastidio di scarsa importanza.
Non dobbiamo però pensare che questa situazione sia un male. Infatti sono semplici segnali che il nostro corpo ci manda. Ci sta solo comunicando che ha solo bisogno di una ripulita o di una “depurazione”. Pulizia orale compresa. Recatevi anche dal dentista per avere migliori istruzioni in merito.
Basta mangiare bene, meglio, nelle dosi giuste, soprattutto in qualità.
La verdura e la frutta possono dare il loro utile contributo alla causa. I liquidi pure. Quindi basta le solite "schifezze". Evitate di fumare ed attività stressanti.
Sconsiglio una serie di alimenti in grado di peggiorare l’alitosi: latticini; cipolle ed aglio; zucchero e caffè.
Senza accorgervene, sto riscrivendo quasi stesse affermazioni contenuti in articoli del blog.
Rileggere non fa mai male. Anche ripeterle (finché non entrano in testa).

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