mercoledì 9 aprile 2014

Dieta, eliminiamo questa parola dal vocabolario





Non voglio sentir parlare di dieta! Spero di essere stato chiaro. Se ho usato questo termine, mi scuso e chiedo venia.
Se con la dieta, volete farmi credere che parliamo di sofferenza e di privazione, non andremo d’accordo e credo che siate sulla strada sbagliata.
Se invece vogliamo intendere un cambiamo delle abitudini nutrizionali, allora iniziamo a capirci.
Questo errore l’ho fatto pure io all’inizio ed è del tutto normale. Poi piano piano ho capito bene cosa volesse dire e di cosa avessi in effetti bisogno.
Scrivo questo perché non vorrei che questo “malinteso” possa frenare tanti amici che vorrebbero “rivoluzionare” la propria esistenza.
Non ci crederete, ma io mangio di tutto. Ripeto: di tutto (dolci, salumi, formaggi compresi! Scusate, dimenticavo: pure gli alcolici). Nelle giuste quantità ovviamente. Quelle utili al sostentamento del nostro corpo ed a coprire le nostre necessità quotidiane. Grazie anche all'attività fisica che aiuta a bruciare calorie. Se non volete credermi, non è un problema mio. Anzi.
Dovete mettervi in testa che la dieta non è sinonimo di rinuncia. Semmai dobbiamo parlare di un nuovo regime alimentare che non è altro che intraprendere una nuova vita. Non smetterlo di dirlo. Pure di scriverlo.
Dobbiamo solo riadattare l’alimentazione alle nostre esigenze fisiche e psicologiche E NON IL CONTRARIO!
Dobbiamo semplicemente riequilibrare la nostra nutrizione, perché in caso contrario facciamo del male al nostro corpo. Lo logoriamo poco alla volta senza accorgercene! Semmai dobbiamo riportare il nostro stato di salute a livello ottimale per vivere più a lungo e meglio. Tutto qui.
Per cui agli obesi che mi dicono "non posso farlo perché devo fare troppe rinunce", io rispondo semplicemente che devono trovare il giusto equilibrio perché non si tratta di ricorrere a sacrifici esagerati, ma di evitare enormi e gravi eccessi che, prima o poi, rovineranno la vostra salute. Se il corpo reclama è perché ha bisogno di essere ascoltato. E' ora di aprire le orecchie (e il vostro cuore).

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