In effetti è vero, mi sono rovinato, direte voi. Ormai non ci posso fare più nulla. E’ così.
Vi racconto un fatto particolare che mi è capitato di recente per chiarivi cosa vorrei dire.
L’altro
giorno propongo a mia moglie di bere un caffè al bar fuori in dolce compagnia.
Non avevamo fatto colazione. Mentre lei si organizzava, io non ho
resistito. Lo confesso. E’ stato più forte di me. Non lo nascondo, ma
nello stesso tempo non me ne vergogno: ho consumato la mia ricca e
consueta colazione.
Non
vi sto a raccontare la reazione di colei che forse pensava di bere un buon cappuccio ed una bella brioche e pure ben farcita.
L’ammetto: adoro il cappuccio, così come i croassaint. Quello però è stato per me un gesto naturale.
Desidero
i vecchi piatti, così come tutti cibi buoni e corposi, però ormai sono
talmente abituato a certe abitudini che non riesco a farne a meno.
Non
la vedo più come una proibizione, né come una odissea, anzi è
diventato un piacere aderire alle sane pratiche alimentari.
Non
sono contrario alle colazioni al bar, né alle portate succulenti,
nemmeno ai cibi molto grassi. E’ giusto strapparsi tali soddisfazioni.
Il
problema però è un altro. E’ il mio corpo che me lo chiede. Non vado
contro la mia volontà. Sono talmente avvezzo alla “vita nuova” che non
riesco più perdere certi routine. Lo faccio perché lo sento, perché mi
piace e, soprattutto, perché mi fa sentire bene. Lo stesso mi capita quanto vado a cena in pizzeria o quando organizzo le grigliate. Oltre quel limite, non sono più capace a mangiare.
Cosa
voglio dire? Semplice, che una volta intrapresa la sfida, sarà
difficile fare il contrario. Il vostro corpo, dopo un periodo di
“spurgo”, sarà letteralmente addestrato dal nuova “moda” che non
riuscirà a sopportare certi eccessi o stravaganze. Ecco un enorme
vantaggio.
Sarà
il vostro fisico che vi chiederà di non tornare alla “vita precedente”,
perché ormai ha trovato la strada che lo fa stare molto leggero e sano,
da non voler più tornare indietro.

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