venerdì 6 giugno 2014

La pizza, il primo amore non si scorda mai




Tutti non li posso trattare, perché sarebbe impossibile. Cercherò di analizzare semmai i singoli ingredienti e di dirvi le mie opinioni. Come potete immaginare, non riesco a scrivere e descrivere tutti i piatti, perché non ce la farei.
Però sulla pizza sì. Mi spiace ma qualcosa devo dirla, dato che spesso è presente sui nostri tavoli.
Non esiste un italiano al mondo che non la mangi almeno una volta mese (se non alla settimana). Nel nostro menù non manca mai. I bambini ne vanno matti. I genitori pure. I nonni non lo dicono, ma se possono, la mangiano di nascosto, per non dare il cattivo esempio ai nipotini.
Non c’è famiglia che non veda l’ora di sbranarla. Tutti l'amano, io compreso.
Per cui scrivo e sottoscrivo, potrà sembrare strano: mangiatela e godetela tutta!
In effetti la pizza è presente anche in tutte i regimi alimentari della terra.
Non solo è buona, ma è ricca, varia e contiene i nutrimenti che servono al nostro fisico. Però, c‘è sempre un però: è molto calorica e qui iniziano i problemi.
Consumare una pizza, anche la più leggera, può equivalere a consumare due piatti di pasta di 90 grammi, se non tre in certi casi, a seconda degli elementi presenti.
Per cui la dose consigliata è una volta ogni due settimane. Per chi ha meno problemi di peso, anche una volta a settimana può andare. Il tutto con alcuni accorgimenti, ovviamente.
Primo: meglio consumarla senza troppi ingredienti, quindi accontentatevi della semplice margherita. Al massimo aggiungeteci le verdure. Anche la marinara ci può stare.
Secondo: dopo la pizza accompagnate sempre una bella porzione di verdura o insalata. Ottimale sarebbe 400 grammi. Questo per un duplice ordine di ragioni: uno, perché si raggiunge una maggiore sazietà. Infatti per molti obesi una pizza potrebbe non bastare.
Due, perché completate il pasto proprio con quegli elementi che la pizza non ha.
Se poi volete proprio aggiungerci il prosciutto: non fatevi problemi. gustatevela tutta fino in fondo. Non sono le tre fette in più che cambiano il mondo. Per cui buon appetito, nei limiti previsti e consentiti dalla "legge". Ovviamente.

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