sabato 19 luglio 2014

Caldo estivo, frutta estiva




Finalmente il caldo, finalmente l’estate. Dopo qualche giorno di pioggia e di freddo mai visto prima, ora non ci resta, con questo bel sole (spero di non parlare troppo), di riadattare i nostri pasti. Da dove? Dalla frutta estiva ovviamente. Io ne consumo parecchia in questo periodo, molto più che in altre stagioni dell'anno.
I nutrienti della frutta costituiscono un toccasana per alleviare le insidie del caldo e rappresentano un apporto in sali minerali per reidratare l’organismo. E' dissetante, rinfrescante, dolce: difficile resistere alla frutta estiva, buona in qualsiasi momento, sotto forma di macedonia o mangiata intera e vera miniera di alcune vitamine, sali minerali, antiossidanti, acqua e fibre, in particolare la pectina, che aiuta a dare un senso di sazietà e appagamento.
Basti pensare che la metà di apporto di vitamina A e gran parte di vitamina C arrivano proprio dalla frutta, che fornisce anche un quinto della quantità raccomandata di ferro, calcio, magnesio e potassio. Tanto da essere fortemente consigliata sempre nei bambini, nelle donne in situazioni metaboliche particolari (gravidanza e menopausa) e negli anziani.
È importante anche attenersi alla stagionalità dei prodotti. Ma quali sono i frutti tipici dell’estate?
Albicocche, melone, anguria, pesche, susine, nespole, ciliegie, fragole, prugne, fichi: l’offerta è davvero molto varia.
Un frutto però non vale l'altro: ognuno ha una proprietà specifica, dovuta alla sua particolare composizione. Meglio, perciò, alternare le specie, privilegiando sempre quelle di stagione. E, anche in estate, lasciamoci guidare dai colori. 
I colori arancione e giallo sono dati dai carotenoidi, il cui componente più importante é il Beta-carotene, antiossidante che contrasta la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e tumori. Ne sono ricchi cachi, meloni, nespole, albicocche, pesche, che aiutano a migliorare il trofismo della pelle e delle mucose, a rendere più acuta, specialmente nelle ore notturne, la capacità visiva e a rinforzare ossa e denti. Pesche e albicocche contengono anche ferro, che abbonda nella frutta secca, sebbene in una forma meno utilizzabile di quello contenuto negli ortaggi.
Il colore rosso delle fragole e delle ciliege è dovuto al licopene e all'acido ellagico, due sostanze a potente azione antiossidante, utili per combattere il danno causato dai radicali liberi e prevenire alcune forme di tumore.

Il rosso-violaceo é dato dalle antocianine, che hanno un’azione elettiva sui vasi sanguigni e sono contenute soprattutto in more e mirtilli, ma anche nell'uva nera, prugne, fichi e susine. 
L’uva é ricca anche di fosforo, ferro e vitamina B1 e B2 e rappresenta un antidoto contro l’acidosi per le sue proprietà alcalinizzanti, tanto da essere indicata nei dolori reumatici e nell’artrite, ma anche in chi soffre di stipsi per la sua blanda azione lassativa.
Il kiwi é una delle fonti principali di vitamina C (antiossidante, utile per potenziare le difese immunitarie, prevenire l'osteoporosi, rinforzare la parete dei vasi sanguigni, stimolare l'assorbimento di ferro) e, grazie al suo elevato contenuto di fibre, specialmente la pectina, crea un appagante senso di sazietà e migliora il transito intestinale.
Insomma, questo prezioso e gustoso alimento naturale è un toccasana secondo gli esperti. 
Nella lotta contro i tumori, c'è da inserire la frutta ogni giorno nella dieta. Studi epidemiologici hanno dimostrato chiaramente che nei paesi con una alimentazione ricca di frutta si ha una minore incidenza di cancro e malattie cardiovascolari. 
La sua quantità va ridotta però in alcune patologie, come il diabete, l'obesità o l'ipertrigliceridemia (in questo caso evitare quella troppo dolce e matura). L’assunzione di frutta, specialmente se cruda, va diminuita anche nella rettocolite ulcerosa, nel colon irritabile (in cui è preferibile consumarla lontano dai pasti), nel meteorismo intestinale e nella diverticolite.
Tenente conto che quando è cruda e matura, perchè più ricca di fibre e vitamine, togliete la buccia e lavarla accuratamente, dato che é soprattutto la parte esterna quella in cui si concentrano i pesticidi.
Per quanto mi riguarda, in estate ne consumo anche 1,5 kg, perchè mi rinfresca, mi disseta, mi ricarica di energie e ne sento sempre bisogno ogni giorno. Poi chi fa attività fisica, non può farne a meno. Contiene tutte le sostanze che il nostro fisico necessita, come prima scrivevo. Forse non esiste alimento "più naturale" al mondo di cui non abbiano veramente bisogno.

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