martedì 9 dicembre 2014

Quarantina



Con ieri sono 40. Non gli anni, anche se siamo vicino. Mi riferisco al numero di gare svolte dal giorno in cui ho deciso di correre.
Ieri sono sceso sotto i 4’30” a km. Sono arrivato 27°, non ho vinto nulla, ma mi sono divertito e questo è ciò che conta. Nulla più.
La corsa mi diverte e diventa la mia valvola di sfogo contro tutto e tutti.
Il mio cuore sta benone e non vi nascondo che ieri ero pronto e carico per godermi a più non posso la domenica con la mia dolce famiglia.
Il cibo ormai è passato in secondo piano. Ecco cosa voglio raccontare oggi. Nel senso che riesco a tenere a bada quel vizio che porta inesorabilmente alla morte, se non si controlla attentamente.
Riesco a divertirmi, a rilassarmi e soprattutto a distogliere la mente dall’ossessione che avevo prima.
Prima ero dipendente, ora mi sento libero e molto felice. Lavorerò in questa direzione: la ricerca della felicità; in altre parole, quello che ho sempre voluto: essere me stesso.

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