lunedì 15 settembre 2014

Solidarietà a Michelle



Non posso non cominciare la stagione ricordando che la mia battaglia lascia dietro molta, ma molta ignoranza.
Il titolo ovviamente è un poco provocatorio. Michelle Obama non ha bisogno delle mie parole in sua difesa. Credo però che sia stata attaccata ingiustamente ed in modo ridicolo. Recentemente è stata testimonial nella lotta contro l'obesità. Ha voluto anche lei mettersi gioco contro questa "virus".
Nel mio blog non voglio solo fare una sintesi di ricette, né di calorie, o di come si usa la forchetta. Vorrei provare a scuotere le coscienze su un tema poco conosciuto perché le conseguenze sono molto peggio di quello che si possa immaginare. Meno se ne parla e peggio è.
Nell'articolo (cliccate sopra la parola "articolo" per leggerlo) infatti è possibile notare, secondo il mio punto di vista, che a qualcun dà fastidio parlare pubblicamente di questo dramma.
Non voglio alludere che dietro ci siano "poteri forti" contro di lei. Me ne guardo bene.
Di un fatto ne sono sicura: la mancanza di sensibilità e di cultura possono  nascondere la reale portata dell'obesità e non far comprendere che il cibo può essere davvero una "prigione". Come sono altrettanto certo che dietro alle tragedie personali dovute alla cattiva alimentazione o al pessimo stile di vita, c'è chi fa enormi profitti.
Una volta dissi pubblicamente una frase che oggi penso sia attuale anche quando ci si riferisce al grasso in eccesso: "resistere, resistere, resistere".
Ecco come ci si sente quando si combatte contro il tunnel (e non solo).
Concludo ringraziando quelle persone, come la First Lady americana, che hanno a cuore come me le sorti di milioni di persone.

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